Innanzitutto mi permetto di invitare tutti voi che avete ricevuto il nostro programma, seppur quello sintetico che comunque è molto esaustivo, di leggerlo attentamente e conservarlo.
Lo so che è opinione diffusa che il programma elettorale è solo una formalità. Purtroppo l’amministrazione uscente attraverso i loro proclami e libri dei sogni tutti disattesi, ci ha trasmesso che i programmi non contano. Per noi, invece, è tutt’altro che cosi!
Il nostro programma per
Vogliamo che lo leggiate e lo conserviate in maniera tale che siate voi cittadini, dal 26 maggio in poi ad essere i nostri primi oppositori se saremo chiamati a gestire il nostro paese e non lavoreremo per la realizzazione di ogni singolo punto del programma.
Ogni punto è stato studiato attentamente e corrisponde a un modo completamente diverso di impostare l’organizzazione del nostro paese: noi non curiamo le apparenze ma contiamo di andare sul pratico su ogni settore…
A partire da quelle 2 condizioni che metteremo in atto per stimolare l’occupazione giovanile.
Un Comune nella
sua natura non è chiamato alla creazione di posti di lavoro, ma una buona
amministrazione deve avere la capacità di creare delle condizioni affinchè il
territorio sia appetibile per la collocazione di nuove attività che creino
opportunità di lavoro concreto.
Le 2 iniziative,
proposte nel nostro programma, vanno verso questa direzione, ossia la
concessione di agevolazioni per quelle imprese che assumeranno giovani dai 16
ai 32 anni; queste imprese avranno un abbattimento della Tares e un
dimezzamento del canone dell’acqua e della depurazione nonché la possibilità di
avere la cessione gratuita di terreni delle aree industriali.
Questo è uno dei
punti più strategici del programma che solo un’amministrazione ambiziosa e che
guarda veramente al bene comune può fare considerato che si tratta di un impegno
che richiede competenza nell’ indirizzare ogni sforzo verso questo obiettivo.
Il nostro paese
oltre ad essere in decrescita
demografica, ha la triste realtà di vedere i nostri giovani partire dopo il
liceo e rientrare nel nostro paese solo per ritrovare i propri cari. A Roccella,
purtroppo, il mercato, chiamiamolo cosi, è saturo, sia a livello di
professionisti nelle varie cariche di avvocati, ingegneri, geometri, medici e
sia a livello di imprenditoria e attività produttive e commerciali. Purtroppo non c’è utenza. Il paese è sempre più vecchio
e sopravvive soprattutto grazie alle
pensioni dei nostri nonni perchè anche quel settore impiegatizio che dava
impulso all’economia fino a qualche tempo fa ora è in grave crisi.
Il turismo che
avrebbe dovuto colmare le perdite di un anno per le attività commerciali ed i
servizi, è diventato una utopia.
Abbiamo assistito
all’innalzamento per il 12esimo anno della bandiera blu; qualche tempo fa a
porta a porta di Bruno Vespa, l’ex ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo
ha manifestato la sua perplessità sulle modalità di concessione delle bandiere
blu che, a quanto pare – DISSE - non si negano a nessuno, basta essere
volenterosi e compilare bene i questionari.
Non voglio dire
che questo succede anche a Roccella ma la vergogna che vediamo con il disastro
del parco collina, l’acqua all’arsenico che circola nei tubi di molte utenze
roccellesi, e le discariche a cielo aperto esistenti sul nostro territorio, al
Bosco Catalano come ai Petrusi o come in contrada Maria, gridano vendetta.Ma a parte questo. Da 12 anni questi amministratori considerano l’acquisizione della bandiera blu un punto d’arrivo, perché a loro interessano soltanto le apparenze e il fumo da gettare negli occhi dei roccellesi, quando invece questo riconoscimento dovrebbe rappresentare un’occasione per stimolare l’attenzione e l’attrazione turistica.
Quindi la bandiera blu dovrebbe essere un punto di partenza affinchè ogni paese, attraverso delle strategie di promozione turistica sia appetibile per far giungere delle maggiori presenze turistiche. Ed invece che succede… Sembra proprio una maledizione, negli ultimi dieci anni le presenze turistiche sono precipitate, abbiamo un albergo nel centro del paese con un ristorante chiuso anche in estate perché non gli conviene mantenere il personale per la cucina e la sala da pranzo; ed a ferragosto ristoranti quasi vuoti. Un’autentica beffa perché si acquisisce la bandiera blu grazie alla compilazione delle pratiche dell’Ing. Surace e poi si spera nella Manna del Cielo, non ci sono servizi, non ci sono collegamenti, siamo sperduti nella parte più irraggiungibile della Calabria.
Finchè abbiamo avuto il vescovo Bregantini (convinto dall'associazione per la valorizzazione della ferrovia jonica diretto dai roccellesi Sandro Gagliardi e Grazia Pellegrino) che è sceso nei binari contro il taglio dei treni, i treni per Roma, Milano e Torino non sono stati mai soppressi; da quando lui non c’è più è arrivato l’isolamento! Un vescovo è stato più capace di tutti i politici della locride messi insieme!!!
Nel 2003 sono stato a Pesaro a rappresentare la bandiera blu di Roccella al WorkShop Internazionale del Turismo. Mi dettero dei manifesti del festival jazz da attaccare nello stand riservato a Roccella Jonica e 2 casse di vino e una decina di soppressate da far degustare. Ancor oggi mi vergogno di essermi prestato a una simile ridicola messinscena. Quel WorkShop era un’occasione di promozione turistica mondiale dove erano presenti i più importanti operatori turistici italiani ed internazionali che si incontravano con quei paesi che avevavo dei pacchetti turistici da vendere. Io avevo da vendere la soppressata. Quando sono rientrato, incazzato nero, gli ho detto… Ma voi siete pazzi… Ma come si fa a perdere delle occasioni del genere. Questo è un vero e proprio suicidio per Roccella. A loro la lezione non è servita, anzi secondo loro io ho lavorato bene perché Roccella deve essere conosciuta solo per il jazz e per null’altro!!!
Purtroppo quando si mettono gli interessi personali prima di quelli collettivi, tutto gira intorno al progetto di fare apparenza per il mantenimento della poltrona, non interessa creare sviluppo ed economia. Bandiere blu, vele, targhe e trofei da una parte e dall’altra serrande chiuse, attività che non battono 5 scontrini in un giorno, altre che aprono si dilapidano i sacrifici della “buonuscita” dei propri cari e poi chiudono.
Tanto per rendere meglio l’idea qualche anno fa a Roccella c’era l’associazione commercianti che aveva chiesto al leader politico roccellese di fare un’esposizione all’esterno del teatro al castello durante il festival jazz, lui risposte che davanti al teatro al castello non vuole “zingarate”!
Le zingarate però li ha fatte l’anno successivo con le esposizioni fatte dalla provincia che gli ha sborsato la cifra di 20 mila euro; contributo che peraltro aspettava al Comune ed invece in maniera astuta se l’è fregati lui, anche con la beffa dell’anticipazione di cassa da parte del Comune, anticipando cosi l’altra fregatura colossale dei 140 mila euro della cessione di credito fatta quest’estate.
Questa purtroppo è
Roccella oggi!
Eppure nonostante
la mancanza di utenza, come dicevo prima e la tendenza storica di non essere
considerato Roccella un paese commerciale, nulla è mai stato fatto per
contrastare questa tendenza.
Eppure
l’intraprendenza dei giovani imprenditori locali non manca. Ne è la prova
un’iniziativa privata svoltasi un mese fa, quando 8 locali – da soli - si sono
messi insieme proponendo una sorta di notte bianca che ha avuto un incredibile
successo. Era di venerdì e Roccella si è trasformata: la gente si è catapultata
nel centro del paese dalle 18 fino a mezzanotte attratta da iniziative di
animazione e musicali in quella che è stata chiamata “Roccella in wonderland”.
Quella iniziativa è la prova che ci sono molti giovani con grande spirito di
iniziativa e pronti a mettersi in gioco; occorre soltanto metterli insieme, farli
uscire da questo isolamento e creare iniziative di attrazione comune.
Più di un titolare
di locali ha detto… che ha riscosso più successo “Roccella in wonderland”
proposta venerdi 21 marzo nel primo giorno di primavera (che peraltro
piovigginava pure…) che la notte bianca il 14 agosto, dove si crea solo caos senza
un decisivo incremento economico della attività commerciali e si sperperano in
poche ore oltre 20 mila euro.
La nostra nuova
amministrazione appena s’insedierà dovrà mettere in atto, insieme alla
collaborazione di tutti i cittadini, i professionisti, le persone competenti di
settore, dei piani per il commercio, dei
piani per il turismo, per l’ambiente, per il sociale, pianificando per ogni
settore delle iniziative indirizzate alla crescita e alla valorizzazione
proficua.
Quando ero in
associazione si diceva sempre è arrivato il momento di quagliare!!!
Per il piano
commerciale ad esempio si dovrebbero mettere insieme imprenditori, titolari di
esercizi pubblici, ascoltarli, stimolare e avanzare delle iniziative comuni.
Questo significa PARTECIPAZIONE. Tante volte Roccella in wonderland, anche una
volta al mese s’è necessario….Tante volte una messa in rete delle vetrine
roccellesi con la promozione delle varie offerte di ogni esercizio, tante volte
iniziative che mettono nelle condizioni i roccellesi di fare i propri acquisti
soprattutto a Roccella; perché i commercianti roccellesi non hanno nulla di
meno o da imparare rispetto a quelli degli altri paesi, noi a Roccella abbiamo
delle eccellenze sia a livello di qualità dei prodotti che a livello di
professionalità dei piccoli imprenditori.
Per le opportunità
di lavoro mancate non posso che sottolineare inoltre la crisi nel settore
dell’edilizia causate da un piano strutturale bloccato.
Noi ci attiveremo
a sbloccare questa situazione ingessata ripristinando il PIANO CASA che da la
possibilità di avere agevolazioni sulle ristrutturazioni in maniera da
riattivare le imprese edili che davano occupazione dignitosa a tante persone a
livello di manovali e carpentieri, persone e famiglie che con “la giornata”
portavano avanti dignitosamente la famiglia.
E ancora per le
nuove opportunità... Lasciatemi riferire una meravigliosa proposta che era già
nel programma di Roccella Democratica di 5 anni fa ed è stata riproposta nei 7
punti programmatici dagli amici di Rifondazione Comunista insieme ad altri
punti importanti come la partecipazione e condivisione amministrativa, la
consulta del turismo e il progetto dell’accoglienza dei comuni solidali.
La proposta è
quella del progetto paese o albergo diffuso che mi sono permesso qualche giorno
fa di suggerire ad un’associazione giovanile intraprendente del nostro paese, perché
ritengo che questo progetto, oltre che essere un’occasione di valorizzazione
del nostro centro storico, è un’occasione e un’opportunità imprenditoriale e di
occupazione. Un progetto assolutamente sostenibile fatto soltanto di positività
visto che si genera un circuito di case restaurate nel centro storico in
abbinamento a un pacchetto di servizi turistici
che includono il trasporto e le visite guidate.
Il turista che
trascorre le vacanze in una casa in affitto, non “la pensione completa”, va in pizzeria a mangiare o nel negozio a
comprare e nel lido a prendere il sole, gira e spende per tutto il paese.
A Caulonia si sta
realizzando il progetto albergo diffuso tramite i fondi PISL, a Riace Città
Futura lavora già da decenni.
Queste ed altre
idee imprenditoriali e di promozione turistica si possono mettere in campo solo
se chi fa politica lo fa veramente con passione e con la voglia di incidere in
maniera pratica allo sviluppo del nostro paese e perché no anche dell’intero
comprensorio visto che attraverso il pacchetto dell’albergo diffuso si possono
e devono promuovere anche le risorse storiche e naturalistiche dell’intero
comprensorio.
Carissimi miei
concittadini, molti sanno che sono il promotore in rete del blog roccella siamo
anche noi che da cinque anni segue le vicissitudini del nostro paese valorizzando
tutte le sue positività associazionistiche e denunciando i soprusi di una politica
decisa da una sola persona. Molte sono state le battaglie combattute sul blog e
vinte, a partire dalle brutture del torrente zirgone ad ogni inizio estate che
solo dopo le mie denunce veniva ripulito, le denunce ai carabinieri del parco
giochi dei bambini nel lungomare, dell’asilo nido stracolmo di sterpaglie e dei
pini delle scuole materne che hanno rischiato l’inverno scorso di causare delle
vittime con il loro sradicamento.
Tutte battaglie
vinte solo dopo la denuncia ai carabinieri fatta contro il gravissimo
disinteresse verso questi servizi essenziali da parte del Comune.
Io ho solo un
rammarico, un grande rammarico: aver denunciato solo sul blog la pericolosità
della bomba di negligenza e di abbandono del parco collina, ma di non averlo
mai fatto alle Forze dell’Ordine. E’ il più grosso rammarico che ho, forse
quello scempio che vediamo oggi causato dalla loro assoluta colpa di non aver mai ripulito quella zona per
dieci anni, se avessi fatto intervenire le Forze dell’Ordine, forse non si
sarebbe verificato!
Io per questa
disgrazia subita nel cuore del paese mi sono fatto i miei scrupoli per non averli
denunciati per tempo, loro che hanno causato questo immane disastro hanno il
coraggio di crearsi pure l’alibi… Vergogna!
Cari concittadini
il 25 maggio siamo chiamati a fare una scelta importante; votare per una
politica fatta per passione dove noi ci mettiamo in gioco per realizzare in
cinque anni il nostro programma, o votare per una politica di mestiere dove il regista
della scena, dopo aver pensato di garantirsi il potere politico del paese
attraverso il facente funzioni di sindaco e il nipote vicesindaco, ora ha come
obiettivo andare a ricoprire la massima
carica della gestione del porto che gli garantisce il massimo stipendio
possibile.
Ma se quest’ultimo
autentico sopruso dovrebbe accadere, che sappiano tutti che non gli darò
scampo, mi sa tanto che le forze dell’ordine questa volta dovranno venire a fermare
me dopo qualche iniziativa clamorosa.
Che il Signore ce la mandi buona e che benedica
Roccella e i roccellesi.
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